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Triplife: Viaggiamo per aggiungere vita alla vita

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Dario Viti: un videomaker che racconta il post-Covid americano3 min read

È nato e cresciuto a Roma ma poi ha sentito l’esigenza di sognare. Ed ha realizzato i suoi sogni. Racconta la città che gli ha dato grandi possibilità, la Grande Mela, in modo innovativo grazie ai social. Così è diventato un fenomeno dei social ed ha creato una community di “sognatori”. Si chiama Dario Viti ed abbiamo voluto chiedergli alcune cose sul futuro dei viaggi e come a New York si sta vivendo questo periodo particolare. 

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Dario, come stai innanzitutto? 
Molto bene! Ho appena trascorso il 20 settembre 2021, data che ricorderemo come il giorno della rinascita e la fine del Travel Ban che impediva ai Sognatori di tornare a vivere la loro NY

Sui social abbiamo visto che c’è chi ti definisce “travel influencer”, chi “creator”, “videomaker”.. e naturalmente”
Io mi definisco Dario il videomaker, gestisco la mia pagina Instagram facendo un Vlog quotidiano nelle mie storie. Lo scopo è raccontare la quotidianità bella e brutta che ti pone questa città, cercando di far capire a chi la sogna a cosa si va incontro trasferendosi qui. 

Il Covid ha avuto un grande impatto sul mondo travel. Soprattutto su New York. Questa città è ancora la città dei sogni realizzati secondo te? 
E’ pur sempre America, un paese nuovo per tutti. L’idea e la persona brillante viene premiata, lo dico sempre, se uno viene qui e sa fare bene una cosa realizza il proprio sogno. L’importante è venire qui con un’idea e tanta determinazione altrimenti da sogno si può tramutare in un incubo.

Come t’immagini il mondo travel nei prossimi anni? 
Onestamente non diverso da come lo ricordo. Bisognerà solo abituarci alle nuove regole che i Paesi ci imporranno, un prezzo minimo da pagare che non sovrasta la voglia di conoscere nuove culture

Ci sono alcuni obiettivi professionali che ti sei dato per i prossimi 12 mesi? 
Affermarmi sempre di più nel mio lavoro e magari allargare gli orizzonti in altre città americane. Il mio lavoro è la cosa che mi fa sentire vivo. Sono un fortunato, sono uno di quelli che la mattina si alza felice di fare ciò che più gli piace, creare contenuti pubblicitari per i miei clienti.

Nella narrazione quotidiana che fai su Instagram, c’è qualcuno a cui ti ispiri? 
Onestamente accendo il telefono e vado a braccio. Sono cosi anche nella vita reale. Alle persone che ti guardano piace la semplicità perché sono stufi di vedere contenuti precisi e perfetti, loro vogliono guardare un amico, uno normale, uno di loro e non un essere perfetto.

Cosa ti porteresti da New York a Roma e cosa vorresti portarti a New York?
Di NY a Roma porterei l’energia e l’apertura mentale che questa città multietnica ti trasmette. Di Roma a NY la storia e la carbonara. Qui non la sanno proprio fare.

Dario, grazie di questa intervista. Chiudiamo chiedendoti qual è il consiglio che daresti al Dario di 10 anni fa e… saluta i nostri lettori a modo tuo. 
Ciao a tutti i lettori di TripLife e grazie per aver letto la mia intervista, finisco con dirvi che al Dario di 10 anni fa direi di avere coraggio e di avere la forza di staccarsi prima da casa per venire a vivere da subito quello che ha sempre sognato. Sono arrivato qui a 34 anni ed ora ne ho 39 ma se fossi arrivato 10 anni avrei avuto ancora più esperienza per fare bene ma non mi lamento, alla fine, l’importante è aver realizzato il mio sogno.

Per continuare a “sognare” insieme a Dario ti invito a seguirlo sul suo profilo Instagram.

Vede la vita come un pirotecnico gioco. Spesso si affida al caso. Passeggero della Terra.

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