Si è addormentato…e mi viene così naturale dirlo dopo appena un mese.
Gli ultimi 30 giorni sono stati per noi quelli più stravolgenti della nostra vita! Il 25 marzo, dopo ben 9 ore di travaglio (povera Ilaria), alle 4:18 del mattino è nato lui…Matteo.
Che botta ragazzi! Non potete immaginare (o probabilmente chi ha figli lo sa) l’emozione che abbiamo provato. Quando per la prima volta ho visto Matteo poggiato sul petto di Ilaria con il cordone ombelicale ancora attaccato ho capito quanto è grande la natura e quante emozioni sa regalare. Lo scorso anno eravamo a Cuba e mai avremmo immaginato che dopo così poco tempo da quel giorno avremmo vissuto un emozione così grande. Questa è la dimostrazione di quanto la vita possa essere imprevedibile nel bene e ahimè anche nel male. Le cose cambiano, si evolvono senza che ce ne accorgiamo e, proprio per questo motivo, credo che certe volte bisogna fermarsi un attimo e godersi appieno ciò che si ha senza tralasciare i propri sogni.
Ritornando a noi…per rendermi conto effettivamente di quello che mi stava accadendo ho impiegato circa una settimana e dopo appena 7 giorni cambiare pannolini e cercare (invano) di farlo addormentare è diventato tutto così naturale e parte delle mie giornate.
In tantissimi mi hanno chiesto nei primi giorni come mi sentissi da papà e il più delle volte non sono riuscito a rispondere a questa domanda. Un pò come quella domanda che viene fatta il giorno del 18esimo compleanno:
Come ti senti da maggiorenne?
Chiedevo a me stesso cosa fosse cambiato o come sarebbe cambiato il mio modo di fare. Forse, dopo appena un mese, riesco a rispondere a quella domanda.
Oggi mi sento 3 metri sopra al cielo (o forse qualcosina in più)! Ogni volta che lo guardo, ogni volta che torno da lavoro è una gioia immensa. Il mio iPhone è strapieno di sue foto: Matteo mentre dorme, Matteo mentre è sveglio, Matteo mentre mangia, Matteo mentre si fa il bagnetto…e giuro che potrei continuare all’infinito.
Diventare papà significa anche sentirsi perennemente rincoglioniti e con la “testa tra le nuvole” (dormire poco fa brutti scherzi!). E’ una sensazione difficile da comprendere per quanto io possa impegnarmi a descriverla.
Tanti amici che hanno già bambini prima che nascesse Matteo mi dicevano:
Enzo, avere un bimbo ti farà perdere letteralmente la testa.
Io li ascoltavo, annuivo ma pensavo di riuscire a vivermi questa cosa in maniera più “distaccata”. Vuoi perchè i maschi su certe cose ci arrivano dopo vuoi perchè caratterialmente cerco di avere sempre tutto sotto controllo pensavo di riuscirci…e invece amici miei avevate ragione: si perde la testa!
Oggi avere un bambino riempie le nostre giornate, sono perennemente stanco e con le occhiaie eppure mi pesa così poco non dormire bene di notte oppure non riuscire a guardare una serie TV su Netflix con Ilaria. Scrivere sul blog o pubblicare foto su Instagram risulta essere sicuramente più difficile ma non per questo impossibile. Bisogna organizzarsi (tanto) e ritagliarsi spazi di tempo che mai avrei pensato che potessero esistere e chi mi segue su Instagram sa di cosa sto parlando.
Matteo oggi ha compiuto un mese e non vedo l’ora di poter viaggiare con lui e con Ilaria. Abbiamo una voglia matta di scoprire il mondo insieme a lui, di rispondere un giorno alle sue mille curiosità e di vederlo correre in un aeroporto con il suo zainetto in spalla.
Credo che avere un figlio non voglia dire limitarsi nel fare le cose ma farle tenendo conto delle esigenze e dei tempi di un bambino. Naturalmente questo è ciò che intendiamo fare, poi ne riparleremo quando faremo la nostra prima reale esperienza di viaggio!
Ecco perché oggi ho deciso di aprire una nuova sezione su TripLife – Bimbi in Viaggio – dove affrontare insieme a voi tutte le difficoltà che si possono avere viaggiando con un bambino. Sarà il mio diario di viaggio, il mio e di Matteo, dove insieme impareremo a conoscerci e a conoscere il mondo lì fuori, che potrà essere il parco vicino casa o la spiaggia dall’altra parte del mondo.
Sono i diversi punti di vista che cambiano le cose e oggi me ne sto rendendo conto.
Buon primo mese Matteo.
In foto culletta Erbesi modello 2018.