Triplife: Viaggiamo per aggiungere vita alla vita

About

Ciao sono Enzo e ti do il benvenuto nel mio mondo.

TripLife oltre ad essere un travel blog, è per me un contenitore dove raccogliere le emozioni in giro per il mondo.

Itinerari, consigli, riflessioni e tips su tutto ciò che riguarda il mondo travel e non solo.

Chi sono

Eccomi qua, mi chiamo Enzo e sono nato a Napoli.

Adoro la frutta e ancora di più la pizza. Mi piace la fotografia ma non capisco nulla di architettura, amo nuotare e non seguo molto il calcio. Ho centinaia di passioni e per dedicarci tempo le mie giornate dovrebbero essere composte da circa 72 ore. Amo il mare, la musica, il buon cibo, le serie TV e preferisco un tramonto ad un’alba.

Mi piacerebbe raccontarvi che viaggio dall’età di 5 anni ma non è così. Sono riuscito a volare per la prima volta a 18 anni durante il viaggio di quinto superiore e da quel giorno non mi sono più fermato.

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Amo viaggiare (se ancora non si era capito), scoprire nuove realtà, immergermi nella cultura locale e provare lo street food di qualsiasi paese che visito.

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Mi piace emozionarmi e viaggiare è la cosa che più mi stimola in tal senso.

Ho aperto il mio profilo Instagram per gioco nel 2012 ed ho iniziato a caricare le foto dei miei viaggi. Ed è proprio da questo social dove mi limitavo ad esprimermi attraverso la fotografia che è nata l’esigenza di avere un blog dove potermi meglio raccontare e raccontarvi dei miei viaggi, delle mete, dei consigli e di tutto ciò che ruota nella mia testa: Triplife.

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Dopo 6 anni a Milano, dove gli aeroporti di Malpensa e Bergamo sono stati i miei migliori amici, sono rientrato a Napoli per intraprendere il mio più grande viaggio: Matteo.

Matteo è mio figlio, ha un anno e mezzo ed insieme con Ilaria la mia compagna (conosciuta a Milano e anche lei napoletana) stiamo guardando il mondo da un’altra prospettiva.

Viaggiare con un bambino ci ha spiazzato inizialmente ma grazie a lui abbiamo scoperto un modo di viaggiare più “lento” e fatto “più da attimi che da tappe”.

Mi piace definirmi un passeggero della terra, anche se ora con passeggino al seguito.

Ho iniziato a girare il mondo da solo ma adesso lo guardo con gli occhi di un bambino: il mio.

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